Avevo una scatola di colori
brillanti, decisi, vivi.
Avevo una scatola di colori,
alcuni caldi, altri molto freddi.
Non avevo il rosso
per il sangue dei feriti.
Non avevo il nero
per il pianto degli orfani.
Non avevo il bianco
per le mani e il volto dei morti.
Non avevo il giallo
per la sabbia ardente,
ma avevo l’arancio
per la gioia della vita,
e il verde per i germogli e i nidi,
e il celeste dei chiari cieli splendenti,
e il rosa per i sogni e il riposo.
Mi sono seduta e ho dipinto la pace.
(T. Sorex, 13 anni, Israele)
(T. Sorek)
Ciao bambini,questo blog è per voi !!! Un modo semplice e divertente per ripassare tutto ciò che impariamo a scuola e per ricordare tanti momenti belli vissuti insieme! Spero che vi piaccia e che ogni tanto lo visitiate un po'...Un forte abbraccio!!!!....Maestra Irma
MAESTRA
martedì 31 marzo 2015
ITALIANO CLASSE TERZA: poesia di Pasqua
sabato 14 marzo 2015
ITALIANO CLASSE 3
PER COLPA DI UN ACCENTO
Per colpa di un accento
un tale di Santhià
credeva d'essere alla meta
ed era appena a metà.
un tale di Santhià
credeva d'essere alla meta
ed era appena a metà.
Per analogo errore
un contadino a Rho
tentava invano di cogliere
le pere da un però.
un contadino a Rho
tentava invano di cogliere
le pere da un però.
Non parliamo del dolore
di un signore di Corfù
quando, senza più accento,
il suo cucu non cantò più.
di un signore di Corfù
quando, senza più accento,
il suo cucu non cantò più.
G Rodari
giovedì 5 marzo 2015
ITALIANO CLASSE TERZA
"Fammi volare"
Una poesia per tutti i papà
Coccolami ancora per un po’
Tienimi accanto, non dirmi di no.
Con la tue braccia fammi volare
Attento alla barba, mi fa grattare.
Se sul tappeto mi tieni incollato
Mentre giochiamo al pugilato
“Aiuto” grido alla mamma per finta
Poi tu ti giri e ti dò una spinta.
Tienimi forte sul cuore papà
Almeno adesso che la mia età
Consente a entrambi in casa e in terrazzo
Di farci coccole senza imbarazzo.
Tra qualche anno, la legge dei duri
Ci troverà più grandi e maturi
A fare finta che gli uomini veri
Son tutti d’un pezzo e molto seri.
Stasera quel tempo è ancora lontano
Tu coccola e gioca con me sul divano.
Tienimi accanto, non dirmi di no.
Con la tue braccia fammi volare
Attento alla barba, mi fa grattare.
Se sul tappeto mi tieni incollato
Mentre giochiamo al pugilato
“Aiuto” grido alla mamma per finta
Poi tu ti giri e ti dò una spinta.
Tienimi forte sul cuore papà
Almeno adesso che la mia età
Consente a entrambi in casa e in terrazzo
Di farci coccole senza imbarazzo.
Tra qualche anno, la legge dei duri
Ci troverà più grandi e maturi
A fare finta che gli uomini veri
Son tutti d’un pezzo e molto seri.
Stasera quel tempo è ancora lontano
Tu coccola e gioca con me sul divano.
(Tratto da “Nella pancia del papà”Alberto Pellai)
domenica 1 marzo 2015
STORIA CLASSE PRIMA
STORIA CLASSE PRIMA
Filastrocca per bambini
di Leo Lionni
di Leo Lionni
Chi fa le stagioni ?
Chi fa la neve, il prato, il ruscello?
Chi fa il tempo brutto oppure bello?
Chi dà colore alle rose e alle viole?
Chi accende la luna e il sole?
Quattro topini, azzurri di pelo,
che stan lassù a guardarci dal cielo.
Uno fa il sole e l’aria leggera
E si chiama topino di Primavera.
Bouquet profumati…serenate,
ce li regala il topin dell’estate.
Il topino d’Autunno fa scialli e ricami
con le foglie dorate strappate dai rami.
Il topino d’inverno, purtroppo si sa,
ci dà questo gelo… e il freddo che fa.
Le stagioni son quattro. Ma a volte vorrei
che fossero sette, o cinque, o sei.
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